Eldrick ed il popolo ingrato!

Il golf sopravvive ai propri eroi e questo è un fatto.
Nel 1997 un giovane di nome Eldrick, dopo aver vinto ben tre campionati nazionali dilettanti, si concede il vezzo di vincere il “Master” a 21 anni e tre mesi di età.
Il giovane mostra, oltre ad una tecnica straordinaria nell’esecuzione dello swing, una capacità di concentrazione mai vista prima in qualsiasi precedente conosciuto.

Eldrick, in men che non si dica, diventa  il beniamino di tutti, dai golfisti più in erba a quelli che ormai fanno fatica a raccogliere la palla dalla buca. E’ il super-eroe del terzo millennio. Le grandi multinazionali lo assoldano affichè utilizzi i loro prodotti, siano essi bibite, saponi da barba o abbigliamento.

Qui in italia, Mario Camicia (La voce indiscussa del golf Italiano) durante le telecronache delle partita di golf, ritarda addirittura la messa in onda dei sacri “consigli per gli acquisti”, se sulla palla c’è Eldrick. Credo che siano davvero pochi i cronisti che possano permettersi di ritardare i tempi della pubblicità televisiva, ma Mario può, lui commenta le gesta di Eldrick.

Chi ha la fortuna di poter seguire i tornei Major sul posto, curiosa, impaziente,  fra i giocatori in gioco nell’attesa che Eldrick scenda in campo. E quindi si aggrega alla processione che regolarmente accompagna il giovane campione su tutte le 18 buche del campo.
Nella vita di un golfista, almeno una volta, sarebbe opportuno vedere Eldrick giocare dal vivo, giusto per capire a che sport ci siamo “consacrati”.

Passo dopo passo, deliziando i golfisti di tutto il mondo, Eldrick vince ben 14 Major! Meglio di lui soltanto un certo Jack Nicklaus (18 Major Vinti).
Tutto questo sino all’anno del Signore 2008! Eldrick  infatti gioca e vince il suo ultimo major, il suo incedere, però,  è aiutato da un ferro da golf utilizzato come bastone da passeggio. Ad accompagnarlo in quell’ultima vittoria, Rocco. Giocatore Italo Americano, con più sogni che aspettative, e forse proprio per questo ha conteso l’ultimo US OPEN al campione dei campioni, ed ha avuto il privilegio di giocare con lui sino alla 18ma buca di quello US Open.

Da allora Eldrick non ha più alzato trofei!   Ha rimesso a posto quel ginocchio che sembrava essere l’unico neo in un campione d’acciaio. Ma non è più riuscito nella cosa che più gli veniva nautrale, vincere! E’ allora che abbiamo capito che Eldrick è tornato ad essere un uomo come noi, battuto solo da se stesso e dalle proprie debolezze, ma  chi non ne ha? E come non perdonarle ad un campione, anzi al campione! E poi, per dirla tutta……. mica erano “minorenni”  per dirla all’italiana!

Siamo a primavera, e ricomincia il rito della “bastonatura delle palline” sia per i neofiti che per i grandi golfisti. Anche Eldrick ha ricominciato a giocare. I risultati non sono quelli di una volta ma c’è tempo e modo di migliorarsi. Ha cambiato casa, come riporta nel suo blog ufficiale e pare sia molto contento della sua nuova area di pratica (ovviamente inclusa nella nuova abitazione).

Personalmente, considerando tutto ciò che Eldrick ha dato a questo sport, non posso perdonarlo in quanto non c’è nulla da perdonare!  Ho una sola cosa da dirgli però , Eldrick, togliti quella maschera da pentito dal volto e torna ad essere TIGER ! Il golf ha ancora tanto bisogno di te!

 IL PALMARES DI ELDRICK  WOODS

• The Masters (1997, 2001, 2002, 2005)
• U.S. Open (2000, 2002, 2008)
• The Open Championship (2000, 2005, 2006)
• PGA Championship (1999, 2000, 2006, 2007)