Mauro Nicoloso

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Il modello BICO – Figli di un golf minore?

In Attualità, GOLF GIOVANI on 14 febbraio 2011 at 10:33 PM

Considero il golf uno sport per tutti, non un’esclusiva per pochi.
Uno degli obbietti di TeeShot è quello di rimuovere quel velo patinato che il golf italiano si porta dietro da quando è nato e che in fondo impedisce la diffusione dello sport più praticato al mondo nel nostro paese! Proprio così, numeri alla mano il golf è uno degli sport più praticati al mondo, se non il più praticato.
Negli USA esistono 80 milioni di praticanti. Vero è che la densità di popolazione è diversa da quella del nostro paese, ma è anche vero che un dato del genere dice che quasi ogni famiglia ha una sacca da golf in casa.

In questo momento, fra l’altro, la volontà di diffondere il golf, è miracolosamente supportata dall’effetto “MOLINARIMANASSERO”. E’ della scorsa settimana l’annuncio della EA SPORT circa la presenza dei Fratelli MOLINARI fra i personaggi dell’edizione 2011 del famoso videogame TigerWOODS2011.
Sebbene le vittorie dei fratelli torinesi e del giovane Manassero non abbiano nulla di meno rispetto al più grande sciatore di tutti i tempi, difficilmente avremo, nel golf, qualche cosa di simile all’effetto TOMBA degli anni ottanta. E comunque, non è ragionevole pensare di non attuare vere strategie di divulgazione di uno sport ed attendere che gli italiani si appassionino attraerso la gloria e le vittorie dei nostri campioni.
Ma cosa si può fare?

Magari provare con il modello BICO!
BICO non è l’acronimo di un complicato sistema di marketing o un modello di business di successo. Si tratta semplicemente del soprannome di Enrico Gerosa, amico e grande appassionato di golf.
Qualche tempo fa, il nostro, si è rimboccato le maniche della camicia ed ha cominciato a cercare materiali usati nei vari circoli nella zona di Milano. In questo modo ha messo insieme quanto gli è servito per dare vita all’iniziativa GOLF in ORATORIO!
In men che non si dica, Enrico, ha creato una vera e propria struttura golfistica all’interno degli spazi di un’oratorio. Non voglio pensare alle cifre del budget iniziale a disposizione, probabilmente pari a zero. Tuttavia esiste oggi una realtà di qualche decina di giovani che non solo si sono appassionati a questo gioco ma che da qui a breve inizieranno a frequentare i campi.
Bico, non si è fermato a mettere loro i bastoni in mano, ha insegnato loro regole ed etichetta ed ha cercato di trasferire al gruppo i fondamentali del golf. Il tutto a ZEROEURO.
Al progetto hanno preso parte alcuni circoli, donando ad Enrico palline da golf usate, tappeti ed altri materiali necessari e la Federazione con materiali gioco.

Risultati alla mano, ha realizzato molto più un un nomo da solo al posto giusto, che la nostra, sempre amatissima, federazione con il l’idea di del golf nelle scuole. Per amore dello sport spero di essere prontamente smentito su questo punto, anche se i numeri e le variazioni rispetto allo scorso periodo non mostrano progressi significativi.

Apparentemente è Bico che ha ricevuto materiali in regalo ed aiuti per realizzare il suo sogno, il golf all’oratorio, mentre in realtà il grande regalo lo ha fatto BICO a tutti noi, ha messo a punto un modello e lo ha sperimentato personalmente. Un modello che sino a prova contraria è quello giusto da sempre. Lo è stato per il calcio, il nostro sport nazionale per eccellenza.

Sarebbe davvero bello se organi più eminenti dessero un seguito a questa iniziativa. Questo non è un atto dovuto da parte delle federazioni, è invece un dovere prendere in considerazione ciò che Enrico ha provato a fare per passione , e magari  domandarsi se può essere un metodo da sperimentare su una scala maggiore.

Personamente spero che qualcuno dia una mano a Enrico, che è riuscito a portare il golf in oratorio e far appassionare dei giovani. Ha insegnato loro le regole e i primi rudimenti dello swing.  Ora però questi giovano hanno bisogno di imparare il golf e con tutta la buona volontà BICO non può farlo da solo.
Federazione e PGAI potrebbero rilasciare carnet di lezioni e clinics promozionali  per questa nuova categoria di giocatori. A prezzi magari simili a quelli che pagano i brevettati (categoria che a buon diritto riceve agevolazioni). Non facciamo sentire questi ragazzi come i figli di un golf minore. Una palla un bastone ed una buca sono gli elementi che fanno di un uomo un golfista, quanti colpi tiri per mettere la palla in buca non è importante quanto mettere la palla in buca!

Forza BICO !

MN

P/S (L’avventura di Enrico è pubblicata sulla trilogia editoriale “Golf in Oratorio”, disponibile in buona parte dei circoli del milanese)